il progetto
Il progetto
fabula attinge a un mosaico di fatti storici, dicerie e leggende raccontati per secoli e secoli. Nel 1836 Giovanni Antonio a Marca volle fermare su carta queste storie per proteggere la memoria della Valle. Pubblicò il “Compendio Storico della Valle Mesolcina” (e una seconda edizione aggiornata due soli anni dopo).
Il libro lo si trova in download gratuito su internet, ma perlopiù è stato dimenticato. Chi siamo se non ricordiamo? Quale identità possiamo avere se non conosciamo le nostre origini? Per secoli e secoli queste storie sono state raccontate attorno a un camino, nelle piazze, nei consigli di paese, camminando da un luogo all’altro, nei bivacchi, nelle capanne e ai bambini primi di dormire.
fabula è il ritorno alla forma orale. Riporta all’ascolto – e alla memoria – i racconti della Valle, utilizzando la radiofonia e le risorse tecnologiche dell’oggi. Come nell’antichità le storie si trasformavano passando di narratore in narratore (un pesce diventava un balena, un ratto un elefante, un rigagnolo il mare), gli episodi di fabula propongono una nuova “versione originale” dei racconti. Così fatti storici diventano pettegolezzi e liti tra vicini diventano battaglie. fabula si affranca dal racconto letterario e dal saggio storico rielaborando il patrimonio identitario della Valle che diventa metafora dell’intero arco alpino. fabula attualizza il “Compendio storico della valle Mesolcina” aggiungendo nuove storie che trasportano la narrazione ai giorni nostri.
Dal racconto orale di una volta alla narrazione seriale di oggi. Dai cantastorie alla radiofonia. Dalla piazza al web.
Per non dimenticare. Per condividere. Per ricordare quanto le nostre origini siano parte integrante della nostra identità.
Per chiudere il cerchio.
Già, questa è fabula.